venerdì 7 dicembre 2012

Moving the Still, il primo GIF festival.

amate e odiate, chiunque abbia usato internet almeno una volta nella vita s'è imbattuto nelle GIF (letteralmente Graphics Interchange Format). 
dal sapore un po' retro dell'internet che è stato, oggi la GIF rappresenta il formato più longevo del web. prima dei video ad alta risoluzione, prima di flash, prima del WebGL, le Gif sono state forse le prime a far giocare gli internauti con le immagini.
a 25 anni di distanza della loro nascita, prende vita il Moving The Still: il primo festival internazionale che consacra la GIF come vero e proprio media creativo. ad organizzarlo, due nomi di tutto rispetto: Tumblr e Paddle8 (casa d'aste online e community di collezionisti) attraverso un recruitment iniziato lo scorso ottobre per selezionare i migliori digital artist. 
l'evento racchiude online centinaia di GIF selezionate da una super giuria: Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin, Michael Stipe, James Frey, Nicola Formichetti, (solo per citarne alcuni) e culmina stasera con una mega esposizione durante la Miami Art Week 2012.
non potendomi imbucare come al solito alla festa, non resta che consolarmi col sito.  

lunedì 19 novembre 2012

Straight & Arrow by Daito Manabe. Una sinfonia ad impulsi.

programmatore, sound designer, DJ ed ovviamente new media artist. nato in Giappone nel 1976, Daito Manabe è uno dei personaggi più controversi nel vasto panorama della digital art.
a differenza però dei suoi colleghi, la sua non è una creatività che vede il web al centro dei suoi lavori. no. per Daito c'è da fare un discorso a parte visto che i suoi, sono esperimenti audiovisivi che interagiscono col corpo umano.
la sua ultima fatica è "Straight & Arrow", lavoro realizzato per il dj e producer FaltyDL dove video arte e sound design si fondono per dar vita ad un video musicale basato sull'elettrostimolazione e le sue sperimentazioni sul corpo umano.
per la sua realizzazione, ben 40 comparse sono state cablate all'equipaggiamento di Daito per far muovere i loro corpi all'unisono e, quindi, visualizzare la musica.
 il risultato? una sinfonia di contrazioni indotte.
FaltyDL "Straight & Arrow" [music video]

lunedì 12 novembre 2012

Times Square Art Square. L'arte sfida la pubblicità.

"stiamo lavorando per trasformare il più ampio spazio pubblicitario del mondo nella più grande esposizione artistica della terra". sono queste le parole con cui Justus Bruns e Angela Moschetta presentano uno dei progetti artistici più ambiziosi dell'anno: il Times Square Art Square.
pensate a Times Square, la casa, il simbolo della pubblicità e del consumismo esportato dall'America in tutto il mondo. ora fate uno sforzo di fantasia ed immaginatela come una galleria.
nasce così l'idea di Art Square, il progetto che ha l'ambizione di trasformare (una volta all'anno) una delle icone di New York in una galleria a cielo aperto in cui pannelli, installazioni e performance trasformeranno (almeno sulla carta) lo spazio commerciale per antonomasia in un luogo d'ispirazione unico.  
per quanto l'iniziativa possa sembrare bizzarra, la crew ha già le spalle coperte da partner di tutto rispetto come Tumblr, Behance, Threadless, Hyperallergic ed Holstee (mica male come inizio).  già quest'estate il progetto è partito con un piccolo spazio espositivo in cui si alternano ogni mese artisti internazionali della scena digitale.
chi ha aperto le danze? ovvio, Rafaël Rozendaal.
artsquare.co

sabato 3 novembre 2012

Dodecaudion, the body instrument.

Dodecaudion è uno di quei progetti open source che rimbalza di blog in blog, forte di una carica innovativa tale da poter cambiare molte delle espressioni artistiche relazionate alla musica.
presentato qualche mese fa da panGenerator al TED di Varsavia, Dodecaudion è un music controller che consente all'user di creare musica in maniera molto singolare. non ci sono pulsanti, non ci sono corde né aria da insufflare. tutto avviene solo attraverso i movimenti del corpo.
come riportato da Make che ne ha studiato il funzionamento, il progetto vede l'utilizzo di sensori a infrarossi, Arduino, Bluetooth, Processing ed un sintetizzatore che converte i movimenti in musica. insomma, tutta una serie di tecnologie hardware/software non impossibili da reperire.
come spiegato da uno degli ideatori, Dodecaudion non è solo uno strumento sperimentale ma un device concepito per trasformare la stessa creazione musicale in una performance artistica.
aspettando il suo impiego da parte del figo di turno per lanciare il progetto al grande pubblico, godiamoci il promo.
Dodecaudion [video]

lunedì 22 ottobre 2012

LaFiac.com, The End of a World.

arriva quest'anno alla terza edizione uno dei casi più famosi di cybersquatting: LaFiac.com.
concepita nel 2010, LaFiac è una galleria online nata per dirottare traffico dalla molto più blasonata e mondana Fiac (la Fiera Internazionale d'Arte Contemporanea di Parigi) verso il mondo emergente della net art. niente dunque a che vedere con gli allestimenti patinati del Gran Palais di Parigi ma solo un sito, simbolo della nuova arte che vede internet come elemento d'espressione.
nata col tema "la fine di un mondo", l'edizione 2012 de LaFiac racchiude anche quest'anno diversi artisti internazionali. non solo quindi Rafaël Rozendaal ma anche Anthony Antonellis, Marco Cadioli, Systaime e Lorna Mills sono i protagonisti della nuova galleria: una landing page che tagga le diverse opere caricate online dagli artisti.
come dice il manifesto dell'iniziativa, le opere esposte (pur non essendo in vendita) sono espressione di una realtà sempre più in ascesa nel panorama globale. magari un giorno saranno esposte in gallerie importantissime ma, oggi, accontentiamoci di un sito.
lafiac.com

lunedì 15 ottobre 2012

Emergence, gli alberi parlanti di Craig Walsh.

nata come collaborazione tra il festival Art & About e l'Australian Museum, Emergence è stato il progetto creato dell'artista contemporaneo Craig Walsh.
il tutto s'è svolto all'interno del Sydney Hide Park dove, attraverso un gioco di proiezioni, Walsh è riuscito a trasformare il parco in un paesaggio surreale di alberi parlanti.
come evidenziato dallo stesso artista, il progetto rende omaggio alla storia del parco (da sempre punto d'incontro per la protesta sociale) e si è sviluppato proiettando sulle chiome degli alberi i volti di Colin Charlton, Jennifer Anne Curtis e Sylvia P Hale. I tre, anche se provenienti da ambienti culturali differenti, sono uniti da un impegno sociale tale da sposare la causa dell'installazione di Walsh: la divulgazione di tematiche storiche tenute nascoste agli occhi di tutti.
dunque, Emergence si pone agli occhi di tutti come uno strumento collettivo di azione civica partendo da un chiaro presupposto: ogni paesaggio nasconde innumerevoli storie mai raccontate.  
About the project 

domenica 7 ottobre 2012

Una giungla digitale per il fashion show di Kenzo.

un parallelepipedo da 22x8 m, una passerella circolare attorno ad esso e ben 8 proiettori. sono stati questi gli elementi scenografici utilizzati da Kenzo per la presentazione della sua nuova collezione S/S 2013, uno show in cui moda e tecnologia sono mescolate per una delle kermesse più chiacchierate dell'anno: la Fashion Week di Parigi.
non essendo però questo il luogo in cui parlare di abiti, borse e tacchi a spillo, concentriamoci sulla scenografia (indubbiamente uno aspetti più interessanti della serata) soffermandoci sul concept e sull'equipe che l'ha realizzata.
progettata e implementata dal video artist newyorkese Kenzo Digital con la collaborazione dal collettivo SuperUber, l'installazione entra in armonia con la collezione basandosi su un'idea ben specifica: la creazione di un habitat in cui realtà e finzione si fondono alla perfezione.
la parte più interessante dell'installazione appare però il suo sviluppo, vista la creazione di una foresta ibrida in cui natura e mondo digitale sono in perfetta armonia attraverso un percorso narrativo ricco di suggestioni.
di per sé il concept dietro questo lavoro non è illuminante ma il risultato finale è grandioso.
un contesto surreale che ha giocato con la percezione di tutti, anche di chi con la moda ha poco a che fare.
Kenzo Digital Show [video]

giovedì 9 agosto 2012

Online Now, journey into social interaction.

in questo mio spazio ho sempre approfondito la parte creativa di internet, spendendo sempre due righe per tutti quei progetti che raccattavo in giro per la loro originalità oppure per l'uso alternativo della tecnologia. in un certo modo mi sono sempre limitato a descrive la sua parte creativa senza mai soffermarmi un attimo su tutte le sue altre sfaccettature.
il web però non è solo estro e fantasia: è scambio di dati, film e musica in streaming, forum, chat, porno ed anche e soprattutto dipendenza.
dipendenza manifestata in una famiglia che non spegne i propri laptop per passare un po' di tempo insieme, in un sorriso di prima mattina davanti alla prima notifica di Facebook e perfino in due ragazzi che si abbracciano senza distogliere lo sguardo dai proprio smartphone.  
sono queste e tante altre le immagini di Online Now, un piccolo ed allo stesso tempo pungente sguardo su quella parte della popolazione sempre più dipendente dalla tecnologia e dai social network.
welcome to the internet.
Online Now [video]

sabato 28 luglio 2012

This Exquisite Forest, surrealismo in HTML5.

per qualcuno Aaron Koblin e Chris Milk potrebbero essere dei nomi qualunque, "googolati" per noia in un calda giornata di fine luglio intrisa di noia. potrebbero essere due anonimi sconosciuti aggiunti per caso su twitter solo perché condividono roba figa oppure due semplici nerd che tengono seminari sulla tecnologia in varie parti della crosta terrestre. 
io penso invece senza indugi che loro siano la vera coppia creativa 2.0, capace di realizzare progetti mai banali e soprattutto unici: nel loro genere e soprattutto nella loro forma.
a un anno di distanza da Ro.Me (il video che ha consacrato il WebGL tra i linguaggi di programmazione) i due tornano in auge con un nuovo lavoro in collaborazione con la TaTe Modern di Londra. 
è così che nasce This Exquisite Forest, un progetto collaborativo che consente agli utenti di creare piccole animazioni seguendo i diversi fili narrativi presenti sul sito. 
prende così forma la nostra particolare foresta, composta da alberi alimentati da diverse storie, a volte diramate seguendo un filo conduttore mentre altre in completa anarchia. 
come dire, un cadavre exquis made by ChromeExperimet. 
www.exquisiteforest.com

sabato 23 giugno 2012

The Billboard Art Project, la galleria "on the road".

in coda ad un semaforo oppure lungo la strada che ci porta a casa, le affissioni pubblicitarie rappresentano una costante dell'arredo urbano di qualunque città. ci dicono giornalmente in chi credere, come riempire il carrello della spesa del sabato pomeriggio e quali sono gli abiti migliori per essere cool.
le domande sorgono spontanee quando, percorrendo la strada di tutti i giorni, titoli graffianti e consigli per gli acquisti sono sostituiti da immagini colorate che cambiano ogni 6 secondi.
nasce dunque da quest'impatto inaspettato The Billboard Art Project, un'organizzazione no profit che dal 2010 realizza gallerie d'arte "on the road" sfruttando i pannelli digitali destinati alla pubblicità. il tutto avviene per le strade d'america dove, per 24 ore, alcuni degli spazi riservati all'adv si trasformano in gallerie a cielo aperto sotto gli occhi degli automobilisti. 
The Billboard Art Project non si presenta però come un progetto di clausura riservato a pochi eletti. è infatti aperto a chiunque (artisti, collettivi, appassionati ed anche fancazzisti) con voglia di esprimere la propria creatività destreggiandosi tra le guideline del progetto. una su tutti: le dimensioni del lavori, variabili di città in città.    
The Billboard Art Project [website] 

lunedì 4 giugno 2012

Clouds by RGB+D. The future of filmmaking.

da quando Kinect è entrato in scena, sempre più persone facenti capo alla tribù degli hacker/smanettoni sono salite in cattedra per sperimentarne i numerosi utilizzi. tra tutti questi, gli RGB+D sono sicuramente la crew che ha suscitato in me un tale interesse da interrompere la mia vacanza al riparo dal caldo e dal sole.
un settimana fa infatti James George e Jonathan Minard hanno rilasciato, all'apice della loro ricerca, un estratto del loro video/progetto Clouds, un documentario basato sui pareri di hacker, media artist e critici sull'uso creativo dei codici di programmazione.
cosa c'è di speciale dietro un semplicissimo video caricato su Vimeo di quasi 6 minuti?
molto, visto che i ragazzi basano il loro lavoro sulla creazione di video ibridi derivati dalla combinazione tra il Kinect ed il girato di una normalissima reflex.
Clouds parte dunque dal presupposto di reimmaginare ancora una volta la realtà attraverso tutte le imperfezioni che Kinect comporta. un'immagine sfocata, traballante ed a volte glitch come se fosse trasmessa da un lontano pianeta attraverso un debolissimo segnale.
Clouds: beta [video]

se anche voi non siete riusciti a "gustarvi" tutti i 6 minuti e siete ansiosi di cominciare a produrre qualcosa di molto simile, potete scaricarvi gratuitamente RGBDToolkit, il loro software open source utilizzato per l'editing. 

lunedì 7 maggio 2012

Feel Me, the bit-intimacy app.

dopo 63 giorni di silenzio mi riaffaccio in uno dei miei luoghi di fuga preferiti. purtroppo non ho fatto il giro d'europa in autostop, non ho fatto il vagabondo per le strade di milano né sono andato nello spazio alla ricerca di nuove forme di vita.
tralasciando il motivo di questa mia pausa, mi sono concesso qualche giorno di ricerca in più rispetto al solito per trovare il progetto in grado di rompere il ghiaccio, ancora una volta, e riprendere il mio cammino.
andando oltre il mio solito divagare, entro finalmente nel dettaglio per parlarvi di Feel Me, l'app nata con l'ambizione di arricchire le comunicazioni digitali di ogni giorno. sviluppata da Marco Triverio (un designer italiano emigrato all'estero), Feel Me è concepita come uno spazio intimo all'interno della comunicazione tra due persone, nata infatti per sopperire il divario asincrono tra i messaggi scambiati su smartphone.
sicuramente i più scettici non prenderanno sul serio questo nuovo progetto, considerandolo solo come dei semplici cerchi e puntini da muovere sullo schermo. io invece ci vedo molto di più, ci vedo la voglia di ampliare sempre di più gli orizzonti all'interno di una comunicazione composta da messaggi.
punti di vista.
Feel Me Project

lunedì 5 marzo 2012

Facebook Bureau, show me your FB id.

mentre tutti quanti (addetti e non ai lavori) impazzano in rete a colpi d'analisi sulla nuova Timeline, c'è fortunatamente qualcuno che sottolinea gli aspetti negativi della nuova creazione "made in Facebook" in maniera molto originale. di chi sto parlando? Semplice, di Tobias Leingruber e del suono nuovo progetto: Facebook Bureau.
l'idea, a metà strada tra provocazione e analisi comportamentale, è basata sulla creazione di nuovi mezzi di riconoscimento più sensibili del rapporto tra la gente e i nuovi media: le Facebook Identity Card.
dotate infatti del tipico schema di Facebook, le id card progettate mescolano elementi tipici delle comuni carte d'identità (il nome e il sesso) con aspetti più comuni al social network di Zuckerberg: username, id, data d'iscrizione, country code e perfino un QR Code "linkato" alla propria pagina personale.
sperando che un giorno nessuno possa chiedermi in aeroporto la FB id card preferendo la sempreverde carda d'identità, vi segnalo che Zuckerberg ha chiesto ed ottenuto la rimozione del sito web del progetto.
consoliamoci con l'account twitter:  FB Bureau

lunedì 20 febbraio 2012

Interactive Starry Night.


non sarò di certo io a scoprire Van Gogh, la sua grandezza, la sua tecnica e nemmeno mi cimenterò in una critica oggettiva delle sue opere. non scopiazzerò pareri di critici illustri spesi in lunghe analisi per apparire figo (cosa molto difficile) e, allo stesso tempo, non mi cimenterò in giudizi superficiali sulla sua arte per riempire qualche riga.
non essendo questo il posto adatto in cui parlare di opere classiche, oggi darò spazio a Petros Vrellis ed alla sua rivisitazione in chiave interattiva di Starry Night, uno dei quadri sicuramente più famosi del pittore olandese.
cosa mi piace di questo progetto? semplice, il modo in cui si utilizza openframeworks
per creare dei flussi di colore interattivi nella notte di Sant-Rémy de Provance, esaudendo uno dei desideri più reconditi di ognuno di noi: entrare in una galleria e toccare con mano una delle tele senza esser portati di peso fuori dalla sicurezza.
interactive Starry Night 

giovedì 9 febbraio 2012

portraits on Skype.

è da un po' di tempo che mi domando guardandomi indietro cosa sia diventato per me questo spazio. ok, è passato poco più di un anno dalla sua nascita ma è strano andare a ritroso e leggere i vecchi post. ci sono alcuni che trovo completamente inutili, altri che rifarei in modo diverso ed un'ultima parte di argomenti che, nonostante il tempo, continuano ancora a rapire la mia fantasia.
non sapendo ancora dove mi porterà il percorso che intrapreso, sempre più basato sulla simbiosi tra arte e tecnologia, pongo all'attenzione dei soliti noti i ritratti dell'artista Sandro Kopp: alcuni soggetti sono vestiti, altri completamente nudi, qualcuno è di spalle. molti appaiono in primo piano davanti allo schermo, incuriositi da quello che sta accadendo, dall'assurdità della tecnologia. una persona si addormenta.
sono queste e tante altre le immagini ritratte da Kopp, il pittore tedesco che ha fatto delle conversazioni su Skype molto più di un passatempo.
Sandro Kopp's website 

mercoledì 1 febbraio 2012

where is the pixel?

vedete qualcosa di strano davanti allo schermo?
cominciate a grattarvi il capo, siete dubbiosi, titubate un po' ed infine credete che tutto questo sia uno scherzo?

lascio una riga vuota di proposito per farvi ragionare, non tantissimo, il giusto, e se non avete ancora capito di cosa si tratta alzatevi dalla scrivania e munitevi di una panno per pulire lo schermo ormai pieno di polvere.
bene, ora che avete assimilato questi mei pochi consigli tutto vi sembrerà molto più limpido ed affronterete la prova con l'impegno e la concentrazione necessaria: uno schermo bianco, il tempo che scorre in alto a destra e la scrupolosa ricerca dell'unico pixel nero della schermata.
che dire, un'altra grande trovata di OkFocus.
wheres the pixel?

giovedì 19 gennaio 2012

experiment_C will follow you.

riprendo a passeggiare per le strade di questo blog tentando di fare qualcosa che di solito evito per schivare la gente: parlare delle mie idee. quindi per una volta tanto non sprecherò righe per lavori di difficile interpretazione e scenderò dal mio albero per condividere la simpatia di questo mio ultimo progetto in rete.
nato in una fredda notte di gennaio con l'ambizione di non sconvolgere nulla, experiment_C si affaccia al mondo dei 140 caratteri per puro egocentrismo del sottoscritto, spinto dalla voglia di provare una particolare app. il mio caro account infatti twitta, utilizza gli hashtag e aumenta i suoi following in completa autonomia senza il mio minimo intervento.
come si direbbe, ho creato una vita.
experiment_C