sabato 23 giugno 2012

The Billboard Art Project, la galleria "on the road".

in coda ad un semaforo oppure lungo la strada che ci porta a casa, le affissioni pubblicitarie rappresentano una costante dell'arredo urbano di qualunque città. ci dicono giornalmente in chi credere, come riempire il carrello della spesa del sabato pomeriggio e quali sono gli abiti migliori per essere cool.
le domande sorgono spontanee quando, percorrendo la strada di tutti i giorni, titoli graffianti e consigli per gli acquisti sono sostituiti da immagini colorate che cambiano ogni 6 secondi.
nasce dunque da quest'impatto inaspettato The Billboard Art Project, un'organizzazione no profit che dal 2010 realizza gallerie d'arte "on the road" sfruttando i pannelli digitali destinati alla pubblicità. il tutto avviene per le strade d'america dove, per 24 ore, alcuni degli spazi riservati all'adv si trasformano in gallerie a cielo aperto sotto gli occhi degli automobilisti. 
The Billboard Art Project non si presenta però come un progetto di clausura riservato a pochi eletti. è infatti aperto a chiunque (artisti, collettivi, appassionati ed anche fancazzisti) con voglia di esprimere la propria creatività destreggiandosi tra le guideline del progetto. una su tutti: le dimensioni del lavori, variabili di città in città.    
The Billboard Art Project [website] 

lunedì 4 giugno 2012

Clouds by RGB+D. The future of filmmaking.

da quando Kinect è entrato in scena, sempre più persone facenti capo alla tribù degli hacker/smanettoni sono salite in cattedra per sperimentarne i numerosi utilizzi. tra tutti questi, gli RGB+D sono sicuramente la crew che ha suscitato in me un tale interesse da interrompere la mia vacanza al riparo dal caldo e dal sole.
un settimana fa infatti James George e Jonathan Minard hanno rilasciato, all'apice della loro ricerca, un estratto del loro video/progetto Clouds, un documentario basato sui pareri di hacker, media artist e critici sull'uso creativo dei codici di programmazione.
cosa c'è di speciale dietro un semplicissimo video caricato su Vimeo di quasi 6 minuti?
molto, visto che i ragazzi basano il loro lavoro sulla creazione di video ibridi derivati dalla combinazione tra il Kinect ed il girato di una normalissima reflex.
Clouds parte dunque dal presupposto di reimmaginare ancora una volta la realtà attraverso tutte le imperfezioni che Kinect comporta. un'immagine sfocata, traballante ed a volte glitch come se fosse trasmessa da un lontano pianeta attraverso un debolissimo segnale.
Clouds: beta [video]

se anche voi non siete riusciti a "gustarvi" tutti i 6 minuti e siete ansiosi di cominciare a produrre qualcosa di molto simile, potete scaricarvi gratuitamente RGBDToolkit, il loro software open source utilizzato per l'editing.