mercoledì 30 marzo 2011

Syndyn, artistic sport game

c'è chi si diverte in spiaggia sotto il sole cocente d'agosto di una ormai obsoleta riviera romagnola, tra granite agli agrumi e crema solare, occhiali da sole e canzoni del momento.
c'è invece chi tenta di cambiare le regole, di inserire all'interno di un gioco vecchio come il mondo qualcosa di innovativo, capace di lasciarci a bocca aperta e di aprirci la mente, facendoci provare qualche pizzico d'invidia perché avremmo voluto realizzarlo noi ma per cause di forza maggiore non l'abbiamo fatto.
"Syndyn" è l'ambizioso progetto realizzato dai ragazzi dal collettivo "3kta" che vede l'interazione di due racchette, una normalissima pallina ed uno schermo capace di captarne il movimento e la sua ribattuta, attraverso l'impostazione di diversi suoni.
nel video in questione non vedremo Federer e Nadal ma spero non vi infastidisca.
syndyn video

sabato 26 marzo 2011

Dead Drops, offline file-sharing

sono tante le cose che possiamo fare, abbiamo tanti desideri da realizzare in uno tempo troppo breve chiamato vita. il nostro unico limite è porci un limite.
apriamo la finestra e respiriamo un po' d'aria inquinata. con calma. inspiriamo ed espiriamo fino a riempirci i polmoni, fino a sentire in gola l'amarognolo dei gas di scarico e delle polveri sottili. 
bene, se lo sentiamo significa che siamo vivi.
poi? che succede? ora che ci siamo resi conto di essere vivi come possiamo fare a non sprecare tutto questo senza cadere nel letargo intellettuale che ci avvolge?
a New York c'è gente che inventa di tutto, produce, distrugge ma soprattutto non smette mai di utilizzare la testa; ingranaggi ben oleati, tanta voglia di fare ed un pizzico di sana follia che non guasta mai.
uno di questi è Aram Bartholl con uno dei suoi progetti più famosi: Dead Drops. 
ora il gioco è facile perché potrei dirvi subito che cos'è, com'è realizzato ed anche lo scopo ma purtroppo per voi, non farò nulla di tutto questo.
come avete letto nel titolo, è un file sharing rigorosamente offline.

giovedì 17 marzo 2011

Url Hunter, il gioco che cambia le regole

abbiamo giocato a nascondino, a palla avvelenata ed a biglie. siamo caduti, ci siamo alzati e poi siamo finiti nuovamente per terra. abbiamo vinto, perso ed ancora perso.
il gioco rappresenta ancora una delle cose più naturali di questo mondo, sintetizzando la voglia di divertirsi e di sfidare sempre e comunque i nostri avversari, mettendo in mostra le nostre capacità e soprattutto i nostri limiti.
qualcuno però s'è mai interrogato sulle sue regole? ha mai pensato veramente di cambiarle?
ok, direte voi, il '68 è ampiamente passato e con esso tutta la ventata di cambiamento che ne ha conseguito ma conosco qualcuno che, nel suo piccolo, ha tentato non tanto di stravolgere ma almeno di dargli un nuovo spazio.
il gioco in questione, viste soprattutto le tematiche che spesso affronto, è online ma questa volta non sarà all'interno di una semplicissima pagina web ma nella sua URL.
probablyinteractive.com

lunedì 14 marzo 2011

Google Crisis Response, il contributo del web

la situazione peggiora di ora in ora mentre le immagini dei telegiornali fanno il giro del mondo.
prima una scossa violentissima e poi uno tsunami spaventoso stanno mettendo in ginocchio il Giappone. morti, dispersi ed ora anche la minaccia nucleare.
davanti ad una situazione che lascia tutto il mondo col fiato sospeso, la rete reagisce con uno dei suoi massimi esponenti: Big G, attraverso una pagina dedicata capace di dare all'utente qualsiasi tipo d'informazione su quello che sta accadendo.
vista la gravità della situazione, vi risparmio le mie solite frasi inconcludenti, i miei ricordi da ragazzino e tutte le altre cose che di solito scrivo con l'unico scopo di annoiarvi a morte, concludendo questo mio pensiero con un augurio: che la terra del sol levante possa risplendere al più presto.
Google Crisis Response

mercoledì 9 marzo 2011

Helvetica Face, a font on my front.

molto spesso, come in questo momento, mi sono trovato a scrivere pensieri in piena libertà, facendo finta di essere un qualcuno che conosce qualcosa. si possono scrivere balle, una storia d'amore, una lettera ad un caro amico e perfino un testamento.
possiamo scriverlo in maniera creativa oppure abbandonare tutto il nostro estro per poche didascaliche righe, facendo contenti i nostri superiori.
stavolta scrivo per me, senza censure ed inibizioni, senza peli sulla lingua e senza rimorsi. vorrei una font talmente personalizzata ch avesse perfino il mio viso, su ogni carattere, su ogni punto.
per fortuna i miei desideri sono esauditi grazie ad Helvetica Face, un typeface generated.
livetype.in/face


martedì 1 marzo 2011

RoundHouse and its augmented Kinect visuals

non sempre la scatola nera deve rappresentare qualcosa di tragico, un incidente e tante vite spezzate. questa volta non sarà così.
a volte può rappresentare un luogo magico, in cui i sensi si uniscono per dare forma a qualcosa in grado di stupirci, lasciando una nuova scia dopo la sua visione.
tutto questo non poteva non accadere a Camden Town, posto dove l'alchimia per la musica e le sue sperimentazioni vive spontanea, nutrendosi dalla linfa di giovani sempre vogliosi di creare qualcosa di nuovo. concediamoci una licenza poetica, visto che  non ci saranno assoli di chitarra e voci roche a colorare quello di cui parliamo.
è il momento della tecnologia.
il tutto avviene all'interno di un semplice myspace, dove un normale streaming si trasforma in un'ambiente in cui le immagini accarezzano la musica.
roundhouseblackbox on youtube

prima regola del RoundHouse: parlare del RoundHouse.