sabato 26 marzo 2011

Dead Drops, offline file-sharing

sono tante le cose che possiamo fare, abbiamo tanti desideri da realizzare in uno tempo troppo breve chiamato vita. il nostro unico limite è porci un limite.
apriamo la finestra e respiriamo un po' d'aria inquinata. con calma. inspiriamo ed espiriamo fino a riempirci i polmoni, fino a sentire in gola l'amarognolo dei gas di scarico e delle polveri sottili. 
bene, se lo sentiamo significa che siamo vivi.
poi? che succede? ora che ci siamo resi conto di essere vivi come possiamo fare a non sprecare tutto questo senza cadere nel letargo intellettuale che ci avvolge?
a New York c'è gente che inventa di tutto, produce, distrugge ma soprattutto non smette mai di utilizzare la testa; ingranaggi ben oleati, tanta voglia di fare ed un pizzico di sana follia che non guasta mai.
uno di questi è Aram Bartholl con uno dei suoi progetti più famosi: Dead Drops. 
ora il gioco è facile perché potrei dirvi subito che cos'è, com'è realizzato ed anche lo scopo ma purtroppo per voi, non farò nulla di tutto questo.
come avete letto nel titolo, è un file sharing rigorosamente offline.

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