lunedì 31 gennaio 2011

like page by facebook generation

mi piace tanto piacere alla gente, vedere i like sotto e così, diventare sempre più popolare.
ho così tanti amici che quando cammino per il paese sono sempre con la mano alzata per salutare tutti.
cosa importa se poi loro (i miei amici) sono più di 650 e non conoscono nulla di me; credo che forse non conoscano nemmeno il mio nome ed i miei interessi. forse c'ho parlato 5 minuti in tutta la mia vita, ma io, li considero comunque mie amici.
cosa importa se poi non so con chi confidarmi? ho il mio blog in cui posso tranquillamente sfogarmi.
pleaselike.com

mercoledì 26 gennaio 2011

Personas, come smontare Google

una delle cose più belle di un giocattolo è, secondo me, smontarlo.
vedere i suoi ingranaggi rappresenta un bel modo per capire come realmente funziona, analizzando quali potrebbero essere i suoi limiti e perfino i suoi punti di forza. fa niente se poi abbiamo difficoltà nel rimetterlo a posto, perdendo un intero pomeriggio con risultati fallimentari.
proprio per questo mi sono armato di cacciavite e pinza per cercare di smontare il nostro amato big G, spinto da una semplice domanda: cosa pensa internet di noi?
per la prima volta sono riuscito a vederne gli ingranaggi, analizzando i suoi meccanismi e perfino i suoi limiti.
l'esperimento in questione è orientato a dimostrare come si dia troppo spazio a google nelle ricerche personali, con evidenti lacune che attualmente non è in grado di colmare.
sarà forse l'alba di un nuovo settore: il personal CEO?
personas.media.mit

domenica 23 gennaio 2011

Storm Thorgerson, cover without pixel

ci sono dei mondi che vale la pena conoscere, anche chiudendo gli occhi dopo uno sguardo.
loro rappresentano i volti di qualcosa che tutti conosciamo ma che per qualche motivo stanno scomparendo.
non sempre però hanno due occhi, un naso ed una bocca.
cominciano ad avere qualche ruga a causa dell'età ma non per questo perdono il loro fascino.
oggi di loro si conosce ben poco, sono poco apprezzate e forse un giorno scompariranno del tutto, lasciando il posto ad anonime icone da file.
per me invece, sono parte complementare di una magia chiamata musica.
stormthorgerson.com

mercoledì 19 gennaio 2011

Monet 2010

per una volta tanto dovrò abbandonare i jeans a vita bassa, le felpe e la borsa. lascerò anche le sneakers appena comprate nella scarpiera e tenterò di essere il più formale possibile.
per prima cosa andrò ad affittare un smoking per l'occasione poi, andrò a farmi la barba,  a pettinarmi ed a spruzzarmi il profumo migliore che ho. dovrà essere tutto perfetto.
perfino le mie scarpe saranno allacciate.
vi chiederete tutto questo per cosa?
solo per Monet. 
quindi vai alla sua mostra?
purtroppo no, sbircio solo il sito ma un sito coi fiocchi, elegantissimo. proprio come i suoi dipinti.

giovedì 13 gennaio 2011

Faceleaks, come perdere un amico (su Fb)

basta fare a botte, prendersi a pugni e non guardarsi più in faccia. 
sono stufo  delle strategie per non incontrarsi, non guardarsi negli occhi e scrive status minatori destinati ad i(dio)gnoti.
per perdere un amico c'è bisogno di ben poco. 
io ho smesso tanto tempo fa di fare a botte e di tornare a casa con lividi e graffi. no, no, il contatto fisico non fa più per me. ora sono cambiato. 
ho il mio computer e, grazie a lui, riesco perfino a litigare con la gente senza nemmeno guardarla in faccia, vederla dritta negli occhi e misurarne le reazioni.
di cosa me ne faccio di una bella bisticciata per la strada, se poi alla fine non posso nemmeno salvarmi la chattata e farla vedere al mio migliore amico come se fosse una moviola???
sarà proprio in questo modo che analizzerò anche le virgole che ha usato, gli emoticon ed anche gli spazi, andando così ad analizzare ogni sua minima reazione.
cosa penso delle litigate in giro? roba da 56Kb.

mercoledì 5 gennaio 2011

Debtris, gioco d'informazione

i videogames in fondo non hanno mai fatto male a nessuno, sono solo un modo per passare un po' di tempo libero tra compagni di merende con qualche foruncolo sulle guance. 
cosa importa se però questi compagni siano quasi tutti oltre la soglia dei 50 anni, qualche ruga di troppo e non indossino più i pantaloncini? ok, sono d'accordo con voi, forse ho sbagliato con l'età ma in fondo come non sia possibile non chiamarli compagni di merende? in fondo cosa fanno di male, si divertono un po'.
col passare del tempo i loro appuntamenti di gioco hanno cambiato nome in G8, G20, Nato, ma il loro scopo credo non sia ancora cambiato. continuano perfino a rubare i biscotti dalla mamma ma sono talmente bravi che riescono sempre a farla franca facendo gli occhi dolci.

martedì 4 gennaio 2011

Google Variations

pian piano s'è intrufolato nella vita di tutti i giorni, portandoci per mano verso il nostro obiettivo. 
potremmo considerarlo un fratello maggiore, visto che ci regala sempre consigli, oppure considerarlo come con Dio dato che, grazie al wireless, può conoscere qualsiasi cosa, ovunque. 
io però non vorrei sfociare nella blasfemia, quindi tralascerò questa analogia.
a mio parere google è un serpente; ha strisciato per anni, nei meandri del web, insinuandosi nella vita di tutti noi giorno dopo giorno ed ora, che ormai noi possiamo più prescindere da lui, cambia spesso pelle.
l'opera in questione, Google Variations, rappresenta una serie di alcuni micro esperimenti, orientati a destrutturare il nostro rapporto col brand.
google variations